You are here:ProdottiT-shirt Addio Pizzo “Formiche”
T-shirt Addio Pizzo “Formiche”
12,00€
Se volete acquistare le magliette al di fuori dell’Europa dovete scriverci a info@addiopizzostore.com per ricevere un preventivo sui costi di spedizione
If you want to buy the T-Shirts from outside Europe you must write to info@addiopizzostore.com to receive an estimate of shipping costs
Il Grillo è una varietà tipica della Sicilia occidentale, in particolare della provincia di Trapani.
È una varietà recente poiché la sua origine è attribuita nel 1869 al famoso scienziato siciliano Antonio Mendola, dopo aver selezionato diversi incroci tra Catarratto e Zibibbo.
Sergio Beercock, nato a Kingston upon Hull in Inghilterra nel 1990 da madre siciliana e padre inglese, è un artista poliedrico che, nonostante la giovane età, si muove con disinvoltura tra musica e teatro. “Wollow” è il suo debutto discografico, al culmine di un periodo intenso che lo ha visto impegnato prima in tour teatrali con spettacoli molto apprezzati da pubblico e critica, e poi in una full immersion artistica che lo ha portato a concepire questo primo album.
“Wollow” è un vero e proprio viaggio tra i luoghi, i suoni e i colori che più hanno influenzato Beercock: i borghi dello Yorkshire in cui è nato, i casolari rurali della Sicilia in cui è cresciuto, il riverbero delle Ande sudamericane che ha scoperto da adolescente, o i sobborghi urbani delle grandi città e le loro innumerevoli storie invisibili.
Tim Buckley, Nina Simone, Pedro Aznar e Bert Jansch sono i primi riferimenti a cui si pensa ascoltando questo disco, nel quale gemme folk minimali come Reason, Pennies o Battle For Attention convivono con episodi più direttamente collegati alla tradizione inglese come The Barley And The Rye o Century, passando per le atmosfere nordiche di Naked e Beauty Of The Dirt e quelle più sudamericane di An Exaggerated Song, Jester e Silencio.
Tutto questo è mescolato in un sogno in cui la voce a volte narra, a volte crea, a volte si comporta da strumento musicale per accompagnare l’ascoltatore verso un racconto intimo che in più di un’occasione all’interno del disco vira sorprendentemente verso l’allucinazione e la psichedelia.
Sergio Beercock ha suonato pressoché tutti gli strumenti coinvolti nell’album: è arrivato in studio armato di guitalele e voce con l’intenzione di “fotografare” ciò che era avvenuto dal vivo nell’ultimo anno, nel quale in tanti in giro per la Sicilia si sono accorti del suo talento. L’incontro artistico con il produttore Fabio Rizzo (già al lavoro con Alessio Bondì, Nicolò Carnesi, Dimartino, il Pan del Diavolo, Fabrizio Cammarata e altri) ha però generato scintille inaspettate, che hanno rivelato un Beercock formidabile polistrumentista in grado di suonare dal charango al pianoforte, dal flauto boliviano ai synth, fino a percussioni di ogni tipo, compreso il proprio corpo.
“Wollow” è stato prodotto durante un periodo di residenza artistica all’interno del nuovo spazio “Indigo Music” , creato da 800A Records insieme a un gruppo di professionisti della musica nella cornice di Palazzo Lampedusa a Palermo. L’uscita del disco è anticipata dal videoclip del primo singolo estratto, “Battle For Attention”, realizzato da Fabio Leone, Antonella Barbera e lo stesso Sergio Beercock.
Credits:
Testi e musica di Sergio Beercock, eccetto “The Barley And The Rye” (traditional) e “Silencio” (Pedro Aznar).
Prodotto, registrato e mixato da Fabio Rizzo a Indigo, Palermo.
Masterizzato da Andrea De Bernardi a Eleven Mastering, Busto Arsizio.
“Skint and Golden” è un album “soul” non solo musicalmente ma anche nel senso più letterale del termine: questo è un disco con una grande “anima”. Registrato tra Manchester in Inghilterra (base del chitarrista e autore Paolo Fuschi) e Palermo (casa del cantautore e giramondo Fabrizio Cammarata), l'album è il risultato di un desiderio che i due amici avevano coltivato per più di dieci anni: scrivere insieme un disco che avesse come capisaldi spontaneità e suoni caldi.
L'album esce esclusivamente in vinile 12″ per l'etichetta palermitana 800A Records, distribuito da Audioglobe. “My Salvation”, il primo singolo estratto, è uscito l'estate scorsa in digitale ed è entrato subito in rotazione su Rai Radio2.
“Paolo è un musicista immenso”, dice Fabrizio Cammarata, “l'unico amico con cui condivido un certo amore per il Soul, il Blues, il Reggae, la Motown, il Funk, Miles Davis e tanti altri. Tutto è iniziato per caso, una mattina avevo quest'idea per la testa. Ecco cosa volevamo: due artisti diversi che si unissero per creare qualcosa che fosse inedito, nuovo per entrambi. Abbiamo scritto alcune canzoni a Milano, le abbiamo registrate a Manchester con amici di Paolo, musicisti di spicco nella scena mancuniana. Abbiamo missato a Palermo e masterizzato in Austria e California. Fra la telefonata di fine aprile in cui l'idea è nata e il mastering finale sono passati pochi mesi. Un disco spontaneo al 100%…”
Love songs and work songs quindi in “Skint And Golden”, dove “skint” è una parola mutuata dallo slang britannico per dire “al verde”, una parola che anche le generazioni governate dalla Thatcher conoscono fin troppo bene. Ed è da questo dramma contemporaneo che nasce la consapevolezza che anche con poco ci si può sentire “dorati” e solari, privilegiati per il puro fatto di poter dare alla luce un disco solo volendolo, poiché il sogno è la ricchezza senza possesso.
Fabrizio Cammarata col suo ultimo album “Rooms” ha guadagnato grandi consensi di critica e airplay in tutta Europa, anche grazie al lavoro del produttore JD Foster (Marc Ribot, Capossela, Calexico) e i featuring di Joey Burns e Jairo Zavala (Calexico/Depedro). Fabrizio ha suonato con Patti Smith, Ben Harper, James Morrison, Xavier Rudd, Daniel Johnston, Spain, Tamikrest e ha partecipato a festival come SXSW, Eurosonic, Reeperbahn fra gli altri.
Paolo Fuschi è nato a Palermo ma vive in UK da più di 10 anni, diventando grazie alle proprie qualità chitarristiche e compositive, un nome ben noto nella scena musicale di Manchester. È membro della band del cantautore Sam Gray, è stato in tour con Peter André per i più prestigiosi palchi britannici, come la London O2 Arena, e porta avanti altri progetti con Steve White (batterista storico di Paul Weller), Damien Minchella (Ocean Colour Scene), e Julie Gordon (ex Happy Mondays).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.