Descrizione
Furono mille i morti nella guerra di mafiadal 1981 al 1986. È Francesco Accordino, capo della squadra omicidi e unico sopravvissuto, che ci accompagna nella lettura di quegli anni.
Dalla morte di Boris Giuliano al maxiprocesso, l’opera di Alessandro Chiolo, attraverso la testimonianza unica di Francesco Accordino, mette in luce l’ascesa dei Corleonesi e le nuove dinamiche stragiste che risultavano ancora di difficilissima interpretazione. Ci fa addentrare nella vita quotidiana degli agenti, il cui lavoro rappresentato da numerose fiction, è di grande interesse per milioni di telespettatori. È questo il filo conduttore dell’intero testo: mettere nero su bianco il lavoro e il sacrificio di una squadra mobile decimata. Da Beppe Montana a Natale Mondo, molte furono le vittime del massacro di quegli anni.
Chiolo ci propone documenti importanti come il “rapporto dei 162” che, evidenziando i collegamenti tra mafia e politica e denunciando 162 mafiosi, da il via a 87 mandati di cattura e 18 arresti e costituisce l’ossatura del procedimento istruito dal pool antimafia di Falcone e Borsellino approdato al maxiprocesso. Tre capitoli sono dedicati alla testimonianza dei familiari delle vittime: Beppe Montana, raccontato dal fratello, Ninni Cassarà, visto dagli occhi della moglie Laura e l’agente Natale Mondo, attraverso il racconto della moglie e delle figlie. Un ulteriore toccante capitolo è dedicato a Claudio Domino giustiziato alla tenera età di 11 anni. Infine Giovanni Paparcuri, miracolosamente scampato all’attentato Chinnici e in seguito al fianco di Falcone e Borsellino, ci regala momenti di intima amicizia tra i due giudici.
L’autore: Alessandro Chiolo (Palermo 1974) è insegnante di storia e filosofia al liceo. Autore già di “Nome in codice: Quarto Savona 15, km. 100287 e oltre” (Qanat, 2015), è appassionato di storia del crimine.